Castello dei Gizzi
Ultima modifica 5 settembre 2023
Costruito nel sec. XVIII° su resti più antichi da Smeralda Mazzara. Ora sede dell’Istituto di Ricerche su Dante fondato da Corrado Gizzi. Da vedere il Museo dantesco, la Biblioteca Caldora, eventuali mostre temporanee, la torre, il parco di 8 ettari e il panorama.
Telefono: 085.8884220 e 8884239.
La Casa di Dante in Abruzzo
Il primo nucleo dell'attuale Castello è da ubicarsi nella zona sottostante alla odierna fabbrica, a ridosso della collina che sovrasta il paese. Ciò è confermato da vari elementi architettonici che ne fanno presumere la nascita intorno all'anno Mille, come risulta dalla lettura del Chronicon Casauriense.
Infatti l'abbazia di San Clemente a Casauria era fornita di un complesso di torri e fortificazioni a sua difesa, nella zona del fiume Pescara, e tra queste quella di Torre de' Passeri, destinata a segnalazione e sorveglianza della via Valeria Claudia. Tracce di fortificazioni e di elementi gotici, come l'ingresso a sesto acuto, nella zona della cantina, sono gli unici elementi architettonici che oggi ci permettono di verificare questa ipotesi. Altra prova inconfutabile di questa osservazione ci viene dalla lettura del portone principale dell'abbazia di San Clemente, dove è raffigurata la torre dell'attuale Castello. Castello che nasce per volere della famiglia Mazara di Sulmona, sotto l'egida della marchesa Smeralda, che dà inizio ai lavori il 17 dicembre 1719. La fabbrica del Castello è da ritenersi una ristrutturazione più che costruzione ex novo, poiché si ricostruisce sulle fondamenta di uno più vetusto e sfrutta gli apparecchi murari della vecchia torre daziaria.
Il complesso, vincolato dal Ministero per i Beni Culturali, si compone del Castello vero e proprio e di una dépendance, di un fabbricato adibito a cantina, un vasto parco e al suo interno un sistema di fontane, ora distrutte, che servivano una conceria, una pescheria e un'osteria.
Il Castello o "casa palaziata", così com'è definito negli atti del catasto onciario, è composto da quattro livelli, di cui i primi due, interrato e seminterrato, erano adibiti alla trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli. Al piano terreno e al piano nobile sono localizzati gli ambienti di rappresentanza e residenza. Si evidenzia il cortile stuccato e pieno di decori, il grande portale di pietra, sormontato da un balcone su cui campeggia lo stemma dei marchesi Mazara, e una serie di cinque archi continui medievali aperti in un muro di cinta. All'origine esisteva un'altra sopraelevazione abbattuta in seguito ai danni subiti dalla fabbrica nel sisma del 1915. Nel suggestivo piazzale sono sistemati un sarcofago del IV secolo a.C. e due rocchi di colonne dell'epoca imperiale. Da esso si accede in uno spazioso belvedere il quale continua in un ampio viale, limitato da una parte da un filare di alberi, dall'altra da un'alta costa tufacea costellata di grotte. Il viale si snoda in un parco di sette ettari, sboccando in una piazzetta del paese, per mezzo di un cancello settecentesco.
Acquistato dalla famiglia Gizzi nel 1967 e ristrutturato dalle fondamenta, dal 1979 è sede dell'Istituto di Studi e Ricerche Casa di Dante in Abruzzo, fondato legalmente a Pescara il 28 dicembre 1979, nello studio del notaio Francesco Anchini, da Corrado Gizzi, Ermanno Circeo, Luigi Iachini Bellisarii, Piero De Tommaso, Dante Marramiero e Giuseppe Profeta.
L'istituto ha lo scopo precipuo, come vuole lo Statuto, di diffondere l'opera e il pensiero di Dante, grazie all'apporto dei maggiori dantisti nazionali e internazionali. Agisce da Pescara per tutta la regione. È presieduto da Francesco Mazzoni, Presidente della Società Dantesca Italiana, e amministrato da un Comitato scientifico e da un comitato esecutivo, di cui fanno parte docenti e studiosi delle quattro province d'Abruzzo. Sulle orme delle città dantesche, come Firenze, Ravenna e Roma, e di altri centri di rilevante espressione civile, promuove dibattiti, convegni, tavole rotonde e conferenze, allo scopo non solo di suscitare in Abruzzo l'interesse per il sommo poeta, ma di far sì che la Regione possa degnamente affiancarsi a quelle culturalmente più avanzate. L'attività della Casa di Dante in Abruzzo ha avuto inizio nel 1980, con una conferenza di Giorgio Petrocchi, a Pescara, sul tema "Politica e autobiografia in Dante", ed è proseguita ininterrottamete fino ad oggi.
Tra le manifestazioni di maggior rilievo ricordiamo: – la conferenza a Pescara, nel 1980, dell'arcivescovo monsignor Giovanni Fallani, eminente dantista e Presidente dell'Arte Sacra del Vaticano, sul tema "San Benedetto e Dante", in occasione del XV centenario della nascita del fondatore dei Benedettini; – la tavola rotonda, a Pescara, nel 1981, sul tema "Dante e il Rossettismo".
Il convegno a Pescara, nello stesso anno, per il bimillenario virgiliano, in collaborazione col Liceo classico "Gabriele D'Annunzio" e la Delegazione pescarese dell'A.I.C.C. Con altri eminenti studiosi, vi hanno partecipato il professor Charles Dèdêyan, della Sorbona di Parigi e Consigliere del Premio Nobel, che ha parlato sul tema "Virgilio e Dante"; e monsignor Giovanni Fallani che ha illustrato "Le miniature del Codice Urbinate Vaticano Latino n° 365" (Dante e Virgilio); – il convegno a Pescara, nel 1982, su "Dante e San Francesco", in occasione dell'VIII centenario della nascita del Santo.