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Descrizione
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Il sindaco Giovanni Mancini: la nostra volontà è creare un Centro antiviolenza a Torre
<Sono stata vittima di violenze perché avevo inconsapevolmente autorizzato il mio carnefice ad essere il mio carnefice>. Picchiata selvaggiamente per quattro anni dall'uomo che amava, Antonella Di Leonardo, operatrice sanitaria dell'ospedale di Pescara, ha trovato il coraggio di fuggire da quell'amore malato e ha raccontato la sua storia raccapricciante nel libro "Il contrario della paura" presentato questo pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Torre de' Passeri nell'ambito delle manifestazioni sulla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
L'evento è organizzato dal Cif (Centro italiano femminile) coordinato da Martina Volante e promosso con l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Mancini.
Il sindaco Mancini, affiancato dagli assessori Alessandra Bortoletti e Valeria Argentieri e dai consiglieri Lia Dell'Oso e Manuela Cordesco, ha annunciato la volontà di creare un Centro Antiviolenza a Torre de' Passeri.
Un silenzio sospeso è calato sulla sala, affollata, quando Antonella Di Leonardo ha raccontato i giorni e le notti del terrore vissuti con quell'uomo <di cui avevo subito il fascino e della divisa e di cui mi ero fidata> per scoprire <il giorno che sono andata a vivere con lui che non era più la persona che fino al giorno prima mi regalava fiori. Appena sono entrata nella sua casa mi ha preso per i capelli e battuto la testa sul tavolo>. Da quel momento è stata una escalation di botte, insulti, percosse, pugni e calci, durati 4 anni, fino al giorno in cui ha deciso di fuggire e ricominciare <perché altrimenti rischiavo di essere uccisa>.
L'incontro, emotivamente coinvolgente, è continuato con tutti gli altri interventi coordinati da Marco Melotti, amico di Antonella, che si è commosso al ricordo di averla spinta a riversare la sua rabbia sulle pagine bianche di un libro.
Il sindaco Mancini ha sottolineato quanto l'amministrazione sia sensibile alle tematiche delle violenze celebrate anche con l'installazione di una panchina rossa, tre anni fa, ed esortato a denunciare le violenze al 1522.
L'assessore Bortoletti, infermiera al pronto soccorso dell'ospedale di Popoli, (presente in sala anche la coordinatrice Maria Grazia D'Intino, ambasciatrice della Gentilezza) ha rivelato, commuovendo i presenti, che sono tantissini i casi di accessi per aggressione alle donne, spesso accompagnate proprio dai loro aguzzini (e tante le aggressioni, soprattutto verbali, alle operatrici sanitarie donne). Le accoglie un codice Rosa che le trattiene per <non farle fuggire tra mille ripensamenti>.
Il maresciallo maggiore Alessio D'Alfonso, comandante della stazione dei carabinieri di Torre, ha invitato a denunciare e ad avere fiducia delle istituzioni: <E' bene aumentare le pene, ma funziona molto bene la rete delle forze dell'ordine>. Chi sa, parli e aiuti chi è in difficolta. <Non è un invito alla delazione, ma abbiate fiducia in noi, nelle forze dell'ordine e nelle istituzioni>.
Un pomeriggio di racconti intensi e coinvolgenti che hanno prodotto mille rivoli di riflessioni anche grazie al contributo delle dottoresse Dora Santilli e Luisa Melchiorre, rispettivamente assistente sociale e psicologa del consultorio di Asl di Popoli Terme; Giovanna Mastrangioli e Claudia Arifi, educatrice e operatrice di accoglienza del centro antiviolenza La Libellula di Sulmona e cooperativa Horizon Service che hanno spiegato come funziona l'accesso aperto a tutti.
Per l'associazione Libera Tutte di Popoli Terme, Anna Maria Antonucci, ha annunciato che a gennaio partirà nelle scuole il progetto "linguaggio di genere" per <avviare una vera partita di rispetto della parità di genere> tra le nuove generazioni.
Gabriella Federico, vice presidente del Cif di Pescara, è rimasta sconvolta dalla notizia che <la Regione vuole togliere i fondi ai consultori>, si è complimentata con il lavoro portato avanti da tutte le realtà sociali che si sono espresse durante il convegno e ha esortato a <prendersi cura degli uomini maltrattanti> affinché possano comprendere il male che hanno fatto e diventare persone migliori.
<Interventi preziosi> li ha definiti, in conclusione, l'assessore Valeria Argentieri, che da prof ha esortato: <Il nostro compito è istruire le nuove generazioni per contrastare quello che io chiamo scandalosamente un genocidio femminile> le violenze perpetrate ogni giorno sulle donne, che spesso finiscono ammazzate dopo aver concesso l'ultimo appuntamento ai propri carnefici.
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FOTO DI GRUPPO CONVEGNO VIOLENZA SULLE DONNE
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Ultimo aggiornamento: 26 novembre 2024, 10:02